di Raffaella Lorusso
La musica è nell’adolescenza una componente essenziale che segna le tappe fondamentali della vita dei ragazzi: accompagna l’inizio e la fine di un amore, aiuta l’elaborazione e il superamento di una delusione e ravviva i bei momenti.
Il tempo dedicato dagli adolescenti all’ascolto della musica si aggira tra le due e le tre ore al giorno, secondo una ricerca condotta dagli studiosi North, Hargreaves e O’Neill.
Questa presenza così consistente della musica nel periodo adolescenziale ha incuriosito molti ricercatori che hanno tentato di giustificare questa ricorrenza. Essi sono giunti a definirne due funzioni principali: una sociale e una individuale.
Per quanto riguarda la prima possiamo affermare che la musica può essere all’origine della formazione di un gruppo o una conseguenza all’appartenenza di un gruppo. L’adolescente infatti tende ad avvicinarsi e creare rapporti con persone simili a sé. Oltre alle somiglianze nei comportamenti spesso si trovano similitudini anche nelle scelte musicali.
L’ascolto di un particolare genere musicale influenza l’individuo stesso, ad esempio nella scelta di un particolare abbigliamento o nel modo di porsi della persona stessa. In questo caso possiamo dunque parlare anche della funzione individuale svolta dalla musica. Essa aiuta a regolare l’umore di un adolescente, il quale vive un periodo di vita caratterizzato da continue sfide, e inoltre plasma il ragazzo che durante l’adolescenza è alla ricerca di una propria identità.
L’Osservatorio sulle Tendenze e Comportamenti degli Adolescenti ha svolto una ricerca in tutta Italia, basandosi su circa 7000 ragazzi, dalla quale è emerso che quasi l’80% degli adolescenti ascolta la musica perché fa nascere in loro tranquillità e un senso di sollievo, secondo una sorta di effetto catartico.
Queste sono secondo gli studiosi le motivazioni che spiegano al meglio perchè gli adolescenti tendono ad ascoltare musica in qualsiasi situazione: un viaggio in macchina, mentre riposano, durante lo studio. Spesso i genitori criticano i figli per questa loro abitudine, ma i ricercatori si schierano dalla parte dei giovani individuando la musica come elemento fondamentale per la loro crescita, ovviamente coadiuvato da tutte le altre componenti essenziali per la formazione dell’individuo.
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