di Lavinia Fortunato Roverano
Dopo anni di lezioni dietro ad uno schermo o ore passate ad apprendere con le mascherine addosso, tutte le classi seconde del nostro Liceo hanno avuto la possibilità di conoscersi, di guardarsi senza filtri e di divertirsi insieme durante le Giornate verdi a Forni di Sopra.
La partenza da via Renati è stata un distacco dalla vita quotidiana, con il fine di riuscire a tornare guardando la realtà sotto tutt’altra prospettiva…un po’ meno “contagiata” dal pessimismo e dalla monotonia giornaliera.
Le attività svolte hanno avuto un ruolo fondamentale, in quanto occasione per conoscere persone differenti dal proprio gruppo classe, e per favorire quell’empatia che oramai da due anni iniziava a scomparire.
I giochi di gruppo, la gara di foto con premiazione finale, i momenti di svago durante i campionati di sport a squadre, ma anche le pause prima di procedere nella faticosa e ripida camminata nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, o più semplicemente durante i pasti, hanno aiutato molto a ritrovare quella leggerezza e spensieratezza che da molto tempo la maggior parte di noi aveva perso.
Risalire il fiume camminando sopra a massi che rischiavano di farti cadere è diventato persino facile, poiché ti trovavi di fianco a persone che ti rendevano felice e non ti facevano pensare alla difficoltà degli ostacoli da superare, metaforicamente parlando e non; davanti alla bellezza del sole riflesso sul corso del fiume, alla limpidità dell’acqua e alla velocità di questa, il tutto contorniato da rumorose risate che apportavano ancora più allegria.
Durante queste giornate sono state messe alla prova anche le nostre capacità mnemoniche e fisiche: riuscire a ricordare i nomi dei vari monti che ci attorniavano, le caratteristiche di un abete rosso, svolgere il gioco in gruppi per identificare le varie parti di fiori ed alberi, che non è stato sicuramente più facile dell’Adventure Park. Specialmente in quest’ultimo bisognava mettersi alla prova e riuscire a fidarsi delle proprie capacità: abbiamo imparato come e dove attaccare un gancio su una fune, come trovare l’equilibrio stando su un qualcosa di poco stabile, ma soprattutto abbiamo imparato a rialzarci dopo una caduta!
Ci siamo infine impegnati anche nella caccia ai murales per le vie di Forni, dove chiedere informazioni ai passanti o aiutarci tra di noi era fondamentale per arrivare al “traguardo”, e in egual modo durante l’orienteering dell’ultimo giorno abbiamo scoperto che una via si trova anche… senza Google Maps! E così, oltre a trovare gli indizi, abbiamo ritrovato anche noi stessi e il piacere di stare con i nostri vecchi e nuovi compagni.
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