di Mattia Piccoli

Il Catalogo di Messier. Per molti probabilmente questo nome può risultare ignoto, mentre per gli astrofili è un nome altisonante. Ciò che sperò è di poter far appassionare almeno un po’  tutti i lettori e le lettrici .

Charles Messier nasce nel 1730 a Badonvillier in Lorena, Francia, decimo di dodici figli. Cresce in una modesta famiglia e a 14 anni inizia ad interessarsi all’astronomia dopo aver visto la grande cometa del 1744 con le sue sei code! Questo interesse aumenta quando dalla sua città natale, era il 25 luglio del 1748, riesce ad osservare un’eclisse anulare.

Il primo lavoro di Messier è per l’astronomo della marina Joseph Nicolas Delisle presso Parigi ed è quello di copiare una mappa della Cina. A seguito di questo compito egli viene introdotto all’osservatorio dell’Hotel de Cluny, dove compirà la maggior parte delle sue osservazioni con l’utilizzo di un telescopio rifrattore da 60mm di diametro(che per l’osservazione di oggetti deboli come le comete è uno strumento piuttosto piccolo, paragonato a quelli odierni). Il 28 agosto del 1758 vede al telescopio un batuffolo poco luminoso nella costellazione del Toro; all’inizio lo scambia per una cometa, ma nei giorni seguenti si deve ricredere, dato che quel batuffolo rimane sempre nello stesso punto. Per non sbagliarsi un’altra volta e per fare in modo che altri non si confondano, lo segna con il nome “Messier 1”, meglio noto, poi, com M1. M1, la nebulosa del granchio, era già stata scoperta in precedenza, ma questa volta veniva catalogata (anche se non si sapeva ancora cosa fosse). Ad M1 seguirono molti altri oggetti osservati per la prima volta da Messier, o anche scoperti da altri ed inseriti nel catalogo da Messier, a parte M110 che venne inserito nel corso del ‘900. Sono passati più di duecento anni dalla prima pubblicazione di questo catalogo ma, nonostante ciò, esso è più popolare che mai, dato che gli oggetti di Messier sono tra i più osservati (grazie alla loro relativa brillantezza) e fotografati, tant’è che durante il mese di marzo, quando tutti questi oggetti sono visibili, durante una sera di Luna nuova si tiene la Maratona di Messier, una gara che coinvolge tutti gli appassionati del mondo, che restano svegli tutta la notte per cercare di osservare più oggetti possibili di Messier.

Tutte le fotografie sono state “scattate” dall’autore.