di Anna Carraro
La bellezza è in ogni cosa che ci circonda, dallo stormo di rondini che annuncia la primavera, al monumento più antico del nostro paese. Se guardata con fantasia, anche una pozzanghera può racchiudere una storia: osservata con occhi sognanti, può essere l’ultima parte di un diluvio che ha inondato campi, allagato cantine e danneggiato deboli petali, ma che ora riflette l’azzurro del cielo. Ogni cosa che ci circonda è bellezza, e lo è anche l’uomo: le semplici abitudini e caratteristiche peculiari di una persona possono racchiudere la storia di una vita intera e dei suoi peggiori vizi.
Avete mai scrutato le persone intorno a voi con occhi attenti ad ogni minuzioso dettaglio?
Sapete, anche in un semplice paese, il più banale di tutti, le persone racchiudono bellezza.
La sarta del paese, ad esempio, con quel suo tipico odore di fumo, dovuto in parte alle numerose sigarette che consuma ogni giorno, in parte al caminetto di casa perennemente acceso: questo odore si propaga in tutte le stanze, tra i tessuti dei suoi vestiti e anche in quelli che sistema. Ogni volta, infatti, che le viene chiesto di accorciare dei pantaloni, puntualmente vengono impregnati da questo suo tipico odore, come se fosse parte integrante del servizio che offre. Qualcuno potrebbe pensare: “Perché dovrei portare i miei vestiti da lei, se poi me li ritorna con questa puzza terrificante?”.
Io penso che questo non sia un difetto, ma un marchio distintivo, come la firma dell’artista dietro la tela di un quadro. Dietro a quell’odore c’è un’anziana signora che ha praticato per la sua intera vita questo mestiere e che ormai lo fa per pura e semplice passione, nel caldo confortevole della sua stanza, mentre guarda il telegiornale e si fuma l’ennesima sigaretta della giornata.
Pensate invece a una casa che apparentemente potrebbe sembrare disabitata da quanto è maltenuta, ma che in realtà è abitata da una quindicina di gatti e una povera anziana che, dalla morte del marito, scomparso alla giovane età di ventisette anni, non ha trovato conforto o rifugio dalle dicerie del paese. Inizialmente, in realtà, questa signora aveva adottato soltanto due gattini, dalla stessa cucciolata, come se potessero riempire quel vuoto: ma negli anni a venire, oltre a un’altra decina di gatti randagi, è arrivata a farle compagnia anche la depressione. Come potete immaginare, anche questa casa non emana un odore particolarmente piacevole e qualcuno potrebbe pensare: “Se abitassi vicino a questa casa, probabilmente ne farei segnalazione al comune”.
Io penso che questo non sia un difetto, ma un marchio distintivo, come un piccolo neo in mezzo alla schiena di un bambino. Dietro a quell’odore, c’è un’anziana signora che si è ritrovata da un giorno all’altro sola e, non avendo alcun essere umano che la sostenesse, è riuscita a trovare un motivo per vivere solamente in quella catapecchia.
In ogni paese scommetto che vicino alla scuola c’è una piccola casa abitata da un’anziana signora che ogni giorno, all’uscita dei bambini dopo le lezioni, esce sul balcone e con un sorrisino li osserva passare insieme ai loro genitori. Immaginiamo che questa signora non si sia mai fatta vedere in altri posti se non su quel balcone e allora qualcuno potrebbe pensare: “Questa signora mi sembra un po’ ambigua… non ha altro da fare ogni giorno? Che si vada a fare una passeggiata, piuttosto”.
Io penso che questo non sia un difetto, ma un marchio distintivo, come un punto fisso nella piccola quotidianità. Dietro al suo sorrisino, ci potrebbe essere una donna che non ha mai potuto avere dei figli, sebbene sia stato il suo sogno fin da quando era adolescente, e ora l’unica cosa che può alleviare questa mancanza è accompagnare con lo sguardo i figli altrui fuori da scuola.
La bellezza è in ogni piccolo gesto dell’uomo e l’unico modo per vivere in una realtà dove la parte buia delle persone viene risaltata enormemente di più rispetto alla loro parte luminosa è scorgere il bello anche in ciò che ci sembra insignificante.
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