di Alessandra Rebecca Saltarini e Valentina Mazzola, 3Alsa
“E l’ho baciata e le ho detto: tutta la bellezza deve morire”. Questo dicono Kylie Minogue e Nick Cave nella canzone Where the wild roses grow, dedicata alla conoscenza tra un ragazzo e una ragazza e l’evoluzione di una relazione amorosa tra i due. Questo sviluppo viene raccontato dal punto di vista sia dell’uomo sia della donna, con un aumento costante del controllo maschile nei confronti di lei, e si conclude con l’assassinio della ragazza da parte del ragazzo.
Questo è uno dei brani proposti da “Respect!” un concerto-evento ideato dall’avvocatessa Ester Soramel, con la collaborazione dell’Associazione Living Music e di The Groove Factory, finalizzato a sensibilizzare gli animi delle persone, in particolare delle nuove generazioni, sul tema della violenza di genere.
Il brano viene cantato da Caterina Licata, nella parte della ragazza, e da Luca Moreale, che suona la chitarra e interpreta la figura maschile. Le due voci sono accompagnate da Michele Zanni, con il basso, Valerio Simonini, alla tastiera, e Alessandro Dri, con la batteria. Queste voci, quella del rapper Silly Sam e la base musicale guidano gli ascoltatori attraverso l’intera opera, intonando quattordici canzoni italiane e internazionali incentrate sul tema della violenza sulle donne. Queste canzoni raccontano diversi aspetti di uno stesso tema: la violenza domestica e il femminicidio, analizzando anche il personaggio del carnefice e le ripercussioni che gli avvenimenti violenti hanno sui figli. Lo scopo di queste canzoni, infatti, è proprio quello di trasmettere le sensazioni provate dalle donne in situazioni molto difficili, inducendo gli spettatori a immedesimarsi in ciò che affrontano.
La violenza sulle donne è un fenomeno ancora oggi molto diffuso; a tal proposito si spera, come afferma il presentatore del progetto, che un giorno sia possibile non doverne più parlare.
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