di Arianna E. Oian

Storie della buonanotte per bambine ribelli, pubblicato il 21 marzo in tutte le librerie italiane da Mondadori, è un libro sorprendentemente diverso, particolare, sponsorizzato da diversi enti importanti in tutto il mondo.

Ma come mai questo romanzo già prima della sua distribuzione ufficiale era attesissimo in Italia? Perché come nessun altro esso rappresenta l’importanza e la forza del sesso femminile nel mondo politico, sociale e culturale sin dagli albori della razza umana. Sotto forma di fiabe che iniziano con il celebre “C’era una volta”, vengono infatti narrate le vite di 100 donne straordinarie che con il loro talento, la forza e l’intelligenza sono riuscite a lasciare un segno indelebile nella storia loro e in quella mondiale.

Dalla previdente e saggia regina egiziana Hathsepsut vissuta più di 2000 anni fa, alla nota architetta iraniana Zaha Hadid venuta a mancare lo scorso anno, queste storie narrano le difficoltà di donne emarginate, sole e abbandonate a loro stesse da un mondo maschilista che cerca di rinchiudere la figura femminile tra le quattro pareti domestiche, senza dimostrare e coltivare il proprio talento come i loro consorti o cittadini di sesso maschile. Con incredibile coraggio, passione e molta determinazione questi personaggi riescono a superare moltissime e diversissime problematiche legate alla loro condizione e così diventano vere e proprie eroine del sesso femminile.

I disegni sono realizzati dalle più note illustratrici provenienti da diversi paesi, che hanno avuto l’onore di poter partecipare a una collezione così preziosa, mentre i testi sono brevi e freschi, esattamente come le storie delle buonanotte per i più giovani.

I racconti sono assai diversi l’uno dall’altro: si trovano Alek Wek, modella fuggita con la madre dalle guerre nel Sudan e poi divenuta un’importantissima modella a livello internazionale; Jung, imperatrice della Cina nel II secolo d.C. la quale dopo la morte del marito e incinta di suo figlio conquistò la Corea e regnò creando un clima pacifico e tranquillo per la sua gente; Maria Reiche una delle più note paleontologhe del ‘900 che scoprì le linee di Nazca conosciute in tutto il mondo per la loro singolarità; la giovanissima velista Jessica Watson, la quale a sedici anni aveva già compiuto il giro del mondo in barca a vela e moltissime altre, con carriere e scopi assai diversi.

In modo fiabesco, infantile, fresco e giovane, ma non ingenuo, le bambine sin da piccole, ascoltando e leggendo queste storie, possono capire che le femmine non sono più deboli o meno intelligenti dei maschi; possono comprendere le difficoltà da affrontare e le prove che la vita porrà loro, divenendo loro stesse salvatrici di se stesse. Qui non ci sono principi che salvano pulzelle e ragazze spaventate da mostri immaginari, non ci sono freni alla propria forza interiore. Il messaggio del libro è che chiunque può seguire la propria strada e lottare in un mondo che non vede ancora uguali donne e uomini, che con l’aiuto e la determinazione di tutte le ragazze che comprendono il proprio valore si potranno eliminare i muri che troviamo ancora oggi nella società mondiale.

Sebbene si siano compiuti grandi passi nell’ultimo secolo per l’emancipazione della donna, da sondaggi e statistiche è emerso che gli uomini hanno ancora il monopolio delle più alte cariche in quasi ogni ambito. Credo perciò che ogni bambina, adolescente e giovane donna debba lottare per creare finalmente una vera uguaglianza nella società nel nostro mondo. Kate Sheppard, prima suffragetta neozelandese che riuscì a ottenere il diritto di voto per tutta la comunità femminile del suo paese, disse: “Non pensate che il vostro singolo conti poco. La pioggia che rinfresca l’arida terra è fatta di singole gocce”.  Non credo esista metafora migliore.