Rachele Comino (4^B)
Il giorno 7 aprile 2017 abbiamo intervistato il docente di Storia dell’arte e architetto prof. Roberto Cocchi, referente del progetto “Impresa simulata” nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro della nostra scuola, e l’architetto Fabio Passon, libero professionista e presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio, in merito al progetto di impresa simulata che fa parte dell’ampio ventaglio di proposte della scuola proprio in merito all’ASL.
Tale progetto, realizzato tramite un accordo con la Confcommercio di Udine e la Fondazione Friuli, prevede la creazione di un’impresa virtuale in ambito alberghiero, ovvero la realizzazione e l’organizzazione di un hotel effettuata grazie alla consulenza di due esperti del settore.
Professor Cocchi, qual è il motivo principale dell’ ideazione di questo progetto?
Il progetto nasce all’interno della legge costitutiva sull’alternanza scuola-lavoro. In un paragrafo di questa legge si prevede che le scuole propongano un progetto di impresa virtuale che può essere elaborato e concluso all’interno dei singoli istituti scolastici.
Quali sono le finalitá principali per cui è stato ideato il progetto?
La finalità ovviamente sta all’interno della legge ed è quella di aprire una sorta di scenario per i giovani studenti, legato al mondo del lavoro e della produzione. Succede, soprattutto per gli allievi del liceo, che questo tipo di conoscenza manchi per motivi legati a un percorso scolastico diverso rispetto a quello degli istituti tecnici. Perciò l’idea, innovativa anche per il Copernico, è quella di far conoscere il mondo dell’impresa attraverso questa simulazione.
Crede che questo tipo di progetto possa stimolare i futuri imprenditori?
Si, io credo che per i giovani liceali, privi di conoscenze in questo senso, si possa acquisire anche la capacità di elaborazione di un progetto che va oltre la proposta di impresa simulata. Certamente per chi è interessato, ma non nell’immediato, un’esperienza di questo genere può rimanere nella memoria e anche orientare poi le scelte verso il mondo dell’impresa.
Quindi pensa che ci possa aiutare a farci un’idea del mondo del lavoro?
Sì. Il mondo del lavoro è estremamente complesso e articolato, un mondo dove purtroppo ciascuno si trova a doversi confrontare anche con difficoltà rispetto alla possibilità di arrivare a un risultato concreto, che è poi quello di avere una remunerazione economica. Quindi nell’affrontare il mondo del lavoro è importante nella nostra società trovare un impiego che dia sia soddisfazione personale sia ovviamente anche soddisfazione sul piano economico. Il mondo delle imprese, sotto questo punto di vista, può offrire molti spunti che vanno in questa direzione.
Quindi questa impresa potrebbe fornirci requisiti che in futuro potrebbero servirci per fare carriera nel mondo del lavoro?
Sì, ovviamente limitatamente al tempo e alle condizioni di virtualità di un percorso che ha obiettivi limitati. Però io credo che questa esperienza possa aprire nuovi scenari nella vita di ciascuno, scenari che vanno oltre l’obiettivo specifico, che è quello di elaborare un percorso che troverà la sua conclusione in una sorta di business plan, ovvero il lavoro di ciascun gruppo, che andremo poi a presentare alla fine del percorso. Ci sarà anche un aggancio con realtà esterne quali la Confcommercio e la Fondazione Friuli. E quindi ci sarà anche una relazione verso quello che è il mondo del lavoro e della produzione.
Architetto Passon, lei è il presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio. Qual è l’impressione che ha avuto lavorando a contatto con i ragazzi?
Ho visto disponibilità e anche un po’ di curiosità da parte di voi studenti e sicuramente ciò è una cosa positiva. Devo dire che la difficoltà che un po’ noto è relativa all’organizzazione. Noi ci mettiamo davvero molta energia per venire a svolgere queste attività e un po’ ci è dispiaciuto che gli studenti non abbiano garantito una presenza non sempre costante. Però devo dire che i risultati stanno arrivando. Starà a voi farci vedere il frutto del progetto!
Questo progetto suscita in lei qualche speranza verso i giovani?
Sicuramente, sono presidente del gruppo giovani, ci mancherebbe! Lo facciamo perché ci crediamo. Perché sappiamo quali sono le difficoltà ad entrare in contatto con il mondo del lavoro e l’obiettivo nostro è fare un po’ da ponte dandovi degli strumenti utili per superare le difficoltà che si possono incontrare. Anche perché la scuola non vi prepara specificatamente al mondo del lavoro.
Pensa che questo tipo di progetti possa stimolare dei futuri imprenditori?
Sì e sicuramente l’intento del nostro gruppo è quello di stimolarvi e di mettervi nelle condizioni di capire cosa succede al di fuori del mondo della scuola. Poi siamo sempre presenti anche al termine della scuola per confrontarci con voi e per aiutarvi a diventare imprenditori.
La presentazione di questo lavoro si terrà in Aula Magna il giorno 31 maggio dalle ore 9.30 alle ore 12.30, in occasione della conferenza “Come affrontare il futuro? La funzione etica dell’impresa: i giovani e il mondo del lavoro”, alla presenza del Dirigente Scolastico del nostro istituto, del nuovo presidente della Fondazione Friuli, dell’assessore regionale all’istruzione Loredana Panariti, del referente regionale FVG per le Consulte studentesche e per le politiche giovanili prof. Emanuele Bertoni, del presidente della Camera di Commercio Giovanni Pozzo, del prof. Luca Grion, docente di etica all’Università di Udine, e degli stessi responsabili del progetto prof. Roberto Cocchi e architetto Fabio Passon.
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