LISTA I: Carpe Diem
In cosa consiste il piano di riassegnazione dei crediti scolastici previsto nel vostro programma?
Con il massimo rispetto verso l’autorità scolastica, noi vogliamo solo dar voce a un malcontento abbastanza diffuso tra diversi studenti e anche diversi docenti sulla questione dell’assegnazione dei crediti scolastici, non riguardo alla quantità di crediti, ma al modus d’assegnazione. In poche parole, noi non possiamo decidere nulla rispetto al credito perché siamo Consulta, però, come ogni organo studentesco, vedasi il DPR 567/96, possiamo semplicemente invitare l’Amministrazione e la Dirigenza a prendere in esame una proposta, ovviamente in forma bipartisan non solamente formulata da noi, per la maggior parte con il contributo dei professori, sull’assegnazione e sul metro di valutazione di ogni attività svolta relativa al credito scolastico. Faremmo tutto ciò per rispetto sia di coloro che svolgono una maggior quantità di attività e quindi vorrebbero aver riconosciuto maggiormente la formalità del proprio credito sia anche nell’interesse di tutti gli studenti.
Avete delle proposte per migliorare la comunicazione tra la Consulta e il nostro Istituto?
Innanzitutto è chiaramente scritto nel DPR 567/96, in particolare nel punto 6, quali funzioni ha la Consulta. Una di queste funzioni è creare degli sportelli, possibilmente aperti in orario assembleare per non sottrarre tempo alle lezioni, finalizzati all’informazione e alla discussione con gli studenti sulle attività integrative proposte dalla Consulta e anche sulla stessa applicazione dello Statuto degli studenti e delle studentesse nella nostra scuola. La Consulta a livello legislativo è anche un ente giuridico, perciò dovrebbe attenersi a un certo ruolo, ovvero quello di consigliare gli studenti con riferimento allo statuto.
Su cosa potrebbe basarsi la giornata dello studente rispetto all’Unione Territoriale?
Ci sono diverse possibilità di percorsi extra disciplinari comuni tra classi di vari istituti. È diverso realizzare la giornata dello studente a livello di UTI invece che a livello provinciale, perché si sta parlando di 30.000 studenti in quella provinciale contro poche migliaia per quella dell’UTI; sarebbe una cosa a livello logistico, finanziario e amministrativo un po’ più contenuta, versatile e anche più gestibile sul piano della sicurezza.
Quali progetti sarebbe possibile attuare con gli enti regionali e non?
Si possono attuare progetti sia interni sia esterni alla scuola. In particolare si possono fare con le Università degli stage, ad esempio con l’Università di Trieste che ha dei buoni poli di filosofia e scienze politiche.
LISTA II: Il COP in consulta!
In che modo vorresti migliorare la comunicazione tra Consulta e Istituto?
Se la Consulta sa anche quello che fa l’Istituto e viceversa verrà automatica la comunicazione.
Come vorresti rappresentare il nostro Istituto a livello della Consulta?
Un’idea sarebbe quella di candidarmi come vicepresidente della Consulta, in modo da far tornare il
Copernico ad un ruolo importante tra le altre scuole. Inoltre mi piacerebbe far conoscere le nostre varie attività anche fuori dall’Istituto.
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