Di Mauro Di Giandomenico
È con grande gioia e onore che voglio presentare la nuova rubrica musicale scritta da me, Mauro Di Giandomenico. Le regole e le premesse per questa rubrica sono semplici:
- Per questa prima edizione ho deciso di scegliere 7 canzoni che mi piacciono molto e di proporle qui sul giornale;
- Tutte le considerazioni e i giudizi scritti su questa rubrica sono frutto dei miei gusti e dei miei standard, per cui sentitevi più che liberi di non pensarla come me, ovviamente;
- Nel caso questa rubrica riscuota successo, verrò da voi copernicani a chiedervi quali canzoni dovrei analizzare e portare sul giornale della scuola per riuscire a condividere il più possibile i gusti musicali di tutti ed ampliare la conoscenza musicale di tutti!
Prima di iniziare vorrei avvertire che questa edizione ho deciso di dedicarla alla musica americana, in particolar modo soffermandosi sul Rap, per poi spaziare verso il Gospel/Pop e il Rock alternativo contemporaneo. Nelle prossime edizioni invece deciderò un solo determinato genere musicale che verrà analizzato con la stessa procedura.
Detto ciò, iniziamo!

EARFQUAKE – TYLER, THE CREATOR
Come prima canzone sono fiero di annunciarvi e di presentarvi Earfquake, scritta nel 2019. Una delle canzoni più sentite di quest’album di Tyler, the Creator, Igor. Iniziamo analizzando il videoclip: devo dire che io lo trovo geniale, ironico e innovativo allo stesso tempo. Ormai su YouTube da tre anni ha collezionato (solo su questa piattaforma) 116 milioni di visualizzazioni.

Dal punto di vista musicale, trovo che il brano sia una novità, anche addirittura nella scena musicale del 2022. Penso che il connubio tra strumenti musicali acustici, quali quelli che compongono l’orchestra che si sente nel sottofondo sonoro, il pianoforte (molto presente nei brani di Tyler), gli ottoni – che molto spesso scandiscono il ritmo o impongono una loro melodia – siano perfettamente abbinati al ventaglio di tracce digitali aggiunte in seguito da Tyler stesso (da qui in poi verrà da me chiamato così).
Il voto che do a questa canzone, in una scala da uno a 10 è 8,5 e certamente la consiglio a chiunque abbia la possibilità di ascoltarla.

POWER – KANYE WEST
Celebre canzone tratta dall’album “My Beautiful Dark Twisted Fantasy” del 2010, “POWER” è una delle più complete e rivoluzionarie di Kanye West.
Dal punto di vista tecnico essa è mixata perfettamente: all’inizio del brano si possono subito udire le diverse e multiple tracce di un coro che poi, man mano che la canzone continua, si intrecciano con una chitarra digitalizzata e un sample di percussioni che rimanda agli anni Ottanta.
Il testo di questa canzone è irriverente tanto quanto la traccia che vi è sotto. Esso infatti è rivolto alla critica musicale statunitense che, molto spesso, a detta dell’artista, è ingiusta.

Kanye West è stato però subito smentito, dato che ha ricevuto un plauso dalla stessa critica musicale contro cui ha composto questa canzone, che ha nominato il brano del famoso producer come uno dei migliori del 2010.
Il voto che io do a questa canzone è 8 e ovviamente consiglio moltissimo l’ascolto di questo fantastico brano. Ci tengo a specificare che valuto secondo i miei gusti e le mie conoscenze musicali.

NO ROLE MODELZ – J.COLE
Era il lontano 2014 quando questa canzone ha fatto la sua comparsa nel mondo. Essa appartenente all’album “2014 Forest Hills Drive”, è una canzone che, in base alle parole di J.Cole, nasce come un insieme di riflessioni del rapper sul tema dell’amore. Testo più che esplicito, rispecchia esattamente il disagio interiore che J.Cole vive. Egli mi sembra quasi in difficoltà nel relazionarsi con il genere femminile in generale.

Sorvolando la parte sentimentale del brano, possiamo dire che la melodia esprime l’opposto del testo: mentre quest’ultimo si prende carico di rassegnazione, disorientamento emotivo, confusione, tristezza, la traccia musicale della canzone mi trasmette leggerezza, ordine e anche una grande carica. Essa è molto semplice: è composta da un semplice 808, una traccia di tromba modificata tramite vari plug-in, un pianoforte che fa lo stesso giro di accordi per tutta la canzone, a volte un coro e un semplice basso.
Personalmente trovo che lo strumento più bello, e perfettamente integrato, sia il rullante: esso scandisce egregiamente il tempo tra una strofa e l’altra e inoltre è l’elemento che fa scuotere la testa di chi ascolta questo brano.
Sinceramente devo dare un bel 9 a questa canzone, che tra l’altro è una delle mie preferite. A mio parere chiunque dovrebbe ascoltarla.

PAIN = BESTFRIEND – XXXTENTATION, FEAT. TRAVIS BARKER
Semplice ma poetica a dir poco, è cosí che definirei “Pain = BESTFRIEND”. Uno dei brani più ignorati di uno degli album più ascoltati nella storia della musica (specialmente quella dell’ultimo secolo).
È stata una delle canzoni scritte mentre il cantante, in arte XXXtentation, Jahseh Onfroy era in carcere.
Il testo di questa fantastica canzone esprime un sentimento di perdizione enorme del cantante, che dice “lost in the good” che è facilmente traducibile in “perso nel rimpianto”.

XXX era noto anche per la sua depressione, che è tangibile in moltissime delle sue canzoni. Ma questa merita una citazione più di altre, perché a circa metà brano c’è una vera e propria esplosione di suoni, che a me personalmente piace moltissimo. Si sente distintamente la chitarra senza effetti che suona aggressivamente, l’esplosione dei piatti della batteria, il basso “slapped”, come direbbe Davie504 con più enfasi e ovviamente il grido liberatorio di XXX.
Il voto che attribuisco a questa canzone è ovviamente 9, sempre in base ai miei gusti, e la farei ascoltare a chiunque ne avesse la possibilità. Datele un’occasione !

I’M TIRED – LABRINTH & ZENDAYA
Come quinta canzone nella mia lista sono fiero di annunciare “I’m Tired”, del famoso e rinomato producer americano “Labrinth”, che durante la sua carriera ha prodotto moltissime canzoni più che ascoltate e apprezzate dal pubblico statunitense e inoltre è stato uno dei principali produttori delle favolose colonne sonore presenti in una delle serie, a mio avviso, più belle degli ultimi vent’anni, Euphoria.
Colei che aiuta Labrinth in questa canzone è Zendaya. Sono a dir poco inutili le presentazioni per la famosissima attrice americana, che canta in questa canzone accompagnando e contrapponendosi alla voce calda del producer.
Questo brano è un classico nel genere di Labrinth: egli è molto bravo ad usare i sample di percussioni e metterli assieme ai bassi e a tracce vocali che rimandano molto al Gospel, genere musicale legato spesso ai temi religiosi, molto in voga nel Ventesimo secolo tra le popolazioni afroamericane.
Infatti questo brano inizia subito con un organetto che suona e intona una melodia che rimanda molto ai suoni del Gospel. Subito dopo segue Zendaya nell’esecuzione, che, con la sua voce pulita, acuta e dolce rende soave la melodia che era già molto calda.
Il brano esplode in un connubio tra suoni digitali come le percussioni, i bassi e l’orchestra e suoni acustici come il pianoforte, l’organetto e, ovviamente, il coro ottenuto dalle diverse tracce vocali cantate da Labrinth stesso.
Il testo di questa canzone si contrappone alla base che è energica, profonda e ispirazionale. Esso infatti parla sempre di disagi interiori, che anziché riferirsi agli autori di questa canzone, si riferiscono alla protagonista adolescente (impersonata da Zendaya) della serie Euphoria, di cui, anche questa canzone, è una colonna sonora.
Il voto che do al brano è 10, o come direbbe Alessandro Borghese, “diesci”.
Chiunque legge questa lista deve assolutamente sentire la canzone in questione!

PREY – THE NEIGHBOURHOOD
Tratta dall’album “Wiped out!”, uscito nel 2015, la più bella di questo, “Prey” inizia subito con un arpeggio di chitarra distorta con molto riverbero e una traccia vocale che deve sembrare un soffio di vento (anch’essa distorta con i plug-in). Dopodiché partono gli accordi di chitarra che scandiscono il tempo e la batteria, oltre ovviamente alla voce solista. Canzone perfetta per le transitions e ovviamente per la grinta che dà.
Il testo è una vera e propria poesia che parla di una possibile delusione d’amore.
Il voto che do è 7,5.

N95 – KENDRICK LAMAR
E’ l’album della settimana, la nuova uscita di Kendrick Lamar “Mr. Morale & The Big Steppers” che è stato preceduto da un singolo uscito tre giorni prima chiamato “The Heart Part 5”. Il brano che vi sto per presentare si chiama “N95”. Esso ha un testo che dire sia irriverente sarebbe poco. Egli elenca tutto ciò che nel mondo andrebbe tolto e non ha pietà per niente e nessuno
La base possiamo dire che è fatta estremamente bene: inizialmente si sente Kendrick cantare senza alcuna traccia musicale sotto, finché poi non viene aggiunto un 808 mixato perfettamente. Subito dopo entra l’organetto e il basso mixati con i plug-in, ed ecco fatta la base. Semplice ma efficace!
Questa canzone è uscita da soli 3 giorni su YouTube ed ha già collezionato quasi 10 milioni di visualizzazioni al videoclip (che qualitativamente parlando è molto buono) per un totale di 700 mila like! Penso che abbia un buon potenziale come hit, specialmente quest’estate. Ovviamente non stiamo parlando delle solite hit estive con una base Reggaeton che a settembre tutti hanno già scordato. Io intendo che possa arrivare ai livelli di canzoni come quelle di Travis Scott, Drake e Jack Harlow in poco tempo!
Il voto che do, sempre secondo i miei gusti e i miei standard, a questa canzone nel suo complesso è un 8 pieno! Per chi ama il rap, questo è il pezzo giusto!
È così che si conclude la prima edizione della rubrica musicale.
Spero vivamente che l’anno prossimo mi sarà concesso chiedere ai copernicani direttamente che canzoni proporre qui sul giornale e ovviamente recensirle e analizzarle.
Auguro una buona estate a tutti voi!
Stay Tuned ;)
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