di Giulia Zanin
Ciao a tutti, mi chiamo Giulia e attualmente mi trovo in Texas, negli Stati Uniti dove sto trascorrendo l’anno di studio all’estero, anche se ancora per poco perché la prossima settimana tornerò in Italia.
L’idea di fare l’anno all’estero mi frullava già nella testa da un po’ di anni, soprattutto dopo aver sentito i racconti e l’esperienza di una delle mie migliori amiche, anche lei negli Stati Uniti due anni fa. I miei genitori mi hanno sempre appoggiata in questa scelta, anzi, sono stati i primi a dirmi di partire. Fin da quando ero piccola ho sempre avuto la fortuna di poter viaggiare tantissimo e avere una mente aperta, la cosa più importante per fare questa esperienza.
Così sono stata presa dalla voglia di partire, visitare un paese straniero, imparare e conoscere nuove cose, nuove persone, vivere nuove esperienze. Il desiderio di acquisire una padronanza dell’inglese mi ha portata a scegliere gli Stati Uniti. Non ho scelto di andare in Inghilterra perché per raggiungerla basta prendere uno dei tantissimi voli che partono ogni giorno da qualsiasi aeroporto, e ci si arriva solo in un paio d’ore. Si potrebbe dire che è dietro l’angolo, mentre la possibilità di andare in America non capita certo tutti i giorni e poi volevo vivere l’esperienza in una high school americana.
Partiamo dall’inizio. Sono partita il 2 agosto 2016 da Milano Linate e dopo dieci ore di volo sono arrivata a New York, dove con gli altri Exchange Students da tutta Europa ho trascorso i primi cinque giorni.
Poi con un altro aereo sono andata a Cypress, in Texas, a circa trenta minuti da Houston, dove ho vissuto per dieci mesi. Ho vissuto con una famiglia americana, composta dai due genitori e una figlia di 15 anni. Fin da subito mi hanno accolta come una figlia, e anche grazie a loro non ho mai sentito troppo la mancanza di casa. Certo, dieci mesi sono tanti, anche se ora che è tempo di tornare a casa, mi sembrano passati in un attimo. Le difficoltà non sono mancate, soprattutto nelle prime settimane, quando praticamente non capivo una parola di quello che mi veniva detto. Anche ambientarsi a scuola non è stato facile, cambiando classe ogni ora non si creano quei rapporti solidi e duraturi che ci sono all’interno di una classe in Italia. Ma dopo le prime settimane ho amato andare scuola, non mi era mai capitato prima di alzarmi la mattina con un sorriso sulle labbra e con l’entusiasmo di andare a lezione. Infatti, la scuola americana non è solo studio, verifiche e interrogazioni come in Italia, vengono fatte tantissime attività divertenti ogni giorno, le lezioni sono coinvolgenti, con i miei professori ho creato un rapporto bellissimo, quasi di amicizia. Qua in America si possono scegliere le classi da frequentare e io ho scelto inglese, storia americana, matematica, chimica, spagnolo e psicologia. Mi sarebbe piaciuto moltissimo frequentare corsi “meno seri” come fotografia, cucina, fashion design e tanti altri ancora offerti dalla scuola, ma ho dovuto pensare al mio ritorno a scuola il prossimo anno.
Ho amato andare alle partite di football della scuola, fare parte della squadra di pallavolo, guardare le cheerleader, a volte mi è capitato di pensare che mi sarei svegliata da un momento all’altro da questo sogno.
Durante i miei dieci mesi qui ho avuto anche la fortuna di viaggiare: come ho già detto, sono stata a New York per le vacanze di Natale con la mia famiglia americana, sono andata in South Dakota a sciare e a visitare Mount Rushmore, per le vacanze di primavera sono andata in South Carolina a trovare Milena, una studentessa americana che ha fatto l’anno all’estero in Italia ed era nella nostra classe lo scorso anno.
Ora che è giunta al termine, posso dire che è stata un’esperienza bellissima, positiva sotto tutti i punti di vista. Mi ha fatto crescere, tantissimo, mi ha fatto aprire la mente, ho imparato a vivere e prendermi cura di me a 9000 km di distanza da casa e dai miei genitori. Ho imparato a essere responsabile, autonoma e a risolvere i problemi da sola. Diciamo che quest’anno all’estero è valso come dieci anni a casa, e potessi tornare indietro riprenderei la decisione di partire altre mille volte. Ho fatto tantissime amicizie, alcune delle quali sono certa dureranno per tutta la mia vita. Ho imparato benissimo l’inglese, è una soddisfazione parlarlo, capirlo e leggerlo senza problemi.
Consiglio a tutti di fare questa esperienza: sarà l’anno più bello della vostra vita! Ma partite solo se siete veramente convinti di farlo.
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