di Isabella Cossutti
Venerdì 7 aprile Giacomo e Giovanni, rispettivamente un infermiere e un counselor, sono venuti a esporci un progetto riguardante la droga, l’alcool e la guida sicura.
Giovanni ha cominciato il discorso esponendo e spiegando alcune terminologie importanti.
Ad esempio, cosa intendiamo per dipendente patologico?
Questa è una persona che è portata a consumare sostanze stupefacenti in quantità sempre maggiori con il passare dei giorni. La droga funge da “ponte”: essa ci porta a consumare altre sostanze, diverse da quelle che si utilizzavano prima, e così porta a sviluppare una vera e propria dipendenza per vari tipi sostanze.
L’assunzione di queste determina una perdita della capacità di reazione del nostro corpo, una distorsione della percezione dello spazio e del tempo e persino uno sdoppiamento della personalità.
I venditori di droga puntano proprio sui ragazzi della nostra fascia di età. Infatti, in questo periodo della crescita, l’area prefrontale del nostro cervello si sta ancora sviluppando. Essa ci permette di prendere decisioni razionali, senza lasciarci trasportare dall’emozione del momento: un ragazzo che sta assieme ai suoi amici fumatori è molto sollecitato e, molto spesso, tende a seguire la massa senza pensare alle conseguenze.
Esistono molti tipi di sostanze stupefacenti; le più conosciute sono: l’ecstasy, la cannabis e la cocaina.
Un altro argomento che abbiamo trattato è l’alcool. Di sovente, nelle discoteche, le donne hanno il primo drink gratuito oppure l’entrata gratuita; vi siete mai chiesti perché?
Le donne hanno meno acqua degli uomini nel corpo, per questo tendono ad assimilare l’alcool più velocemente, e anche un solo bicchiere può avere degli effetti negativi. Le discoteche e i bar, appunto, contano proprio su questo: una volta che la donna o ragazza è ubriaca, comincia a spendere per continuare a bere. Se poi si uniscono gli effetti della droga a quelli dell’alcol, le conseguenze possono essere devastanti. La cannabis, ad esempio, ha un effetto anti-emetico ossia che non ti permette di vomitare. Un teenager che assume una grande quantità di alcol, se non può espellerne almeno una parte, può entrare il coma etilico e persino morire.
Ora sono nati nuovi tipi di dipendenza. Questi, però, sono nascosti; anche noi potremmo esserne vittime senza rendercene conto. Ad esempio: la dipendenza dai social networks, dai videogiochi, dal sesso, dai giochi d’azzardo; sono tutti esempi di dipendenze che distruggono la nostra società.
In seguito Giovanni ha ceduto il posto a Giacomo, l’infermiere. Lui lavora in ambulanza e in questa conferenza ci ha raccontato alcune delle sue esperienze.
Il lavoro che fa l’ha portato a vedere anche scene tragiche, in cui molti giovani hanno perso la vita sia perché qualcuno ha deciso di portargliela via, sia perché loro stessi sono quelli che hanno deciso le proprie sorti. Non è facile andare da un genitore, guardarlo negli occhi, e dirgli che suo figlio ha perso la vita, tantomeno quando ti rivolgono la domanda: “Ma… perché mio figlio?”, a quel punto cosa gli puoi dire?
Se sei tu che decidi il tuo destino, tu che vai in moto senza casco, guidi l’auto senza cintura, non rispetti la segnaletica, sappi che per rimetterci la vita, bastano meno di tre secondi ed è tutto finito. Però non è giusto che noi decidiamo per la vita degli altri, non è giusto che qualcun altro perda la vita per colpa nostra perché stavamo guidando ubriachi. Se questo succedesse a te? Ti sembra giusto che qualcun altro decida per la tua vita? Io credo di no.
I due interventi sono stati molto interessanti, ricchi di informazioni e significati profondi.
Spero che anche i miei compagni siano riusciti a coglierli e riescano a utilizzare questi insegnamenti nel modo più corretto e coscienzioso, come dovremmo fare tutti del resto.
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